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Il Museo Accorsi-Ometto apre a Torino nel 1999 grazie a Giulio Ometto, che ha dato vita al grande sogno di Pietro Accorsi (1891-1982), il più famoso antiquario italiano del Novecento. Il Museo è stato allestito seguendo scelte e criteri che rispecchiano il gusto di chi lo ha immaginato; presenta ventisette saloni e oltre tremila opere fra quadri, ceramiche, mobili, arredi, cristalli, tessili, statue, arazzi, provenienti dalle collezioni dei due antiquari. Fra le eccellenze del Museo la straordinaria collezione di mobili di Pietro Piffetti, che comprende il celeberrimo "doppio corpo" firmato e datato nel 1738, universalmente considerato come il mobile più bello del mondo. Questo volume rappresenta un itinerario fotografico nelle sale del Museo; per ognuna vengono messi in evidenza i capolavori, le collezioni di oggetti, i quadri e gli arredi più rappresentativi. Il volume, introdotto da Giulio Ometto, accoglie i testi di Alvar González-Palacios e notizie sui fondatori e sul palazzo che ospita il museo.